Dokumushi Kozou narra la storia del solitario Sanpei, ragazzino odiato dai coetanei per via della passione che nutre per il mondo degli insetti. Maltrattato sia a scuola che a casa, trova conforto solo rifugiandosi nel suo nascondiglio, dove alleva animaletti e insetti di tutte le razze. Ma quando Sanpei viene punto da uno strano insetto rosso, la sua vita cambia per sempre. Trasformatosi in un enorme insetto velenoso, si accorge ben presto che a causa del suo aspetto mostruoso l’odio e la repulsione che la gente provava per lui si diffondono a macchia d’olio. Il suo già fragile ego, sopraffatto da queste considerazioni, esplode: è l’inizio di una terrificante e implacabile vendetta. Opera veramente distruttrice, dai visibili toni kafkiani ma filtrata attraverso la poetica tipica di Hino, per la quale il piccolo Sanpei si fa triste metafora di un Giappone uscito dalla guerra stravolto, isolato e umiliato.